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Carenza di farmaci ed importazioni estere: il ruolo delle farmacie ospedaliere
- Scritto da V. Impellizzeri, D. Maratea.
L’impossibilità di reperire alcuni farmaci è un fenomeno cui siamo stati abituati negli ultimi anni. Dagli antibiotici, ai farmaci per il sistema cardiovascolare e respiratorio, alle cure anticancro e ai vaccini, parte dei medicinali continua a essere soggetto a carenze in Europa. È l’allarme lanciato nel recente report annuale “Pgeu Medicine Shortages Report 2023”, redatto dal Pharmaceutical Group of the European Union (Pgeu).1
Per farmaco "carente” si intende un medicinale temporaneamente non reperibile sul territorio nazionale in quanto il titolare AIC (il responsabile dell'Autorizzazione all’Immissione in Commercio), non può assicurarne una fornitura continua.
Le motivazioni sono diverse e possono riguardare:
- problemi produttivi, quali ad esempio le carenze nel reperimento della materia prima o le carenze dei contenitori;
Supplementazione di vitamine: necessità o bisogno indotto?
- Scritto da G.Giuliani
Introduzione
In questo articolo di carattere divulgativo, supportato comunque da una robusta documentazione scientifica, (come si potrà vedere dai riferimenti bibliografici), vogliamo affrontare un aspetto che emerge dal rapporto Eurispes 2023, ovvero l’esplosione del consumo di integratori alimentari che coinvolge ormai due terzi della popolazione italiana. Nello studio di Eurispes, il 68,5% degli intervistati afferma di consumarli in modo abituale o saltuario, con una crescita di oltre dieci punti percentuali rispetto al 2019. L'Italia è oggi diventata negli ultimi anni il leader europeo nel mercato degli integratori, con una copertura di oltre il 26% del valore totale del mercato Europeo che supera i 13 miliari di euro/anno. Negli ultimi 10 anni le vendite degli integratori in Italia sono aumentate del 60%, passando da 125 milioni di confezioni nel 2013 a 200 milioni nel 2023. Nello stesso arco di tempo, il fatturato dell’industria di settore è raddoppiato: da 1,8 a 4 miliardi di euro, registrati a fine 2023. Questi dati si riferiscono al solo canale farmacia, al quale andrebbero aggiunti i dati delle vendite nelle parafarmacie, nella grande distribuzione e nelle vendite online. Oltre all’aspetto economico, pur rilevante, come associazione scientifico-culturale che propugna equilibrio, prudenza e ponderazione nell'uso dei
Intelligenza artificiale e ambito farmaceutico: opportunità, aspettative e possibili rischi
- Scritto da Gianemilio Giuliani, Mauro De Rosa
Introduzione
L’intelligenza artificiale (IA) è una tecnologia informatica in grado di rivoluzionare il modo con cui l’uomo interagisce con la macchina e le stesse macchine possono interagire tra di loro e compiere operazioni complesse. Grazie all’IA le macchine possono imparare dagli errori e svolgere funzioni che fino a qualche tempo fa erano esclusive dell’intelligenza umana. Con l’IA vengono identificati i sistemi tecnologici in grado di simulare alcune funzionalità cognitive dell’uomo senza però raggiungere le reali capacità intellettuali tipiche dell’uomo. D’altro canto, l’IA è anche in grado di identificare e di sviluppare una propria intelligenza in maniera autonoma, senza emulare i processi di pensiero o le capacità e i processi cognitive simili a quelle dell’uomo.
L’IA è quindi applicabile a tutti i settori dei processi che riguardano l’attività umana e nello specifico anche all’ambito farmaceutico, dove l’IA può essere utilizzata in numerosi settori, dalla ricerca alla produzione di nuovi farmaci, alla sperimentazione preclinica e clinica, al miglioramento dei processi diagnostici, all’incremento della qualità, della efficacia e della sicurezza delle terapie, fino a ottimizzare l’utilizzo dei dati clinici e sanitari della popolazione. Proprio su questi aspetti si fonda il favore di Slow Pharmacy per le opportunità di
Dall’effetto farfalla all’effetto domino: come demolire il SSN
- Scritto da M.De Rosa, G.Giuliani
Sintesi
Il Servizio sanitario nazionale (SSN) è in grave sofferenza da tempo e si intravvedono i segnali sempre più consistenti di una sua progressiva “implosione” per ridurre l’impatto dei costi che questo determina sulla collettività. Peraltro, i beneficiari di questa riduzione economica sono i fornitori privati di beni e servizi e le strutture del privato convenzionato. Molte iniziative che sono state assunte che si possono inquadrare in questo processo di vero e proprio “attacco” al SSN sono costituite da “regali agli attori della filiera distributiva, aggravati dall’iniziativa governativa sui tagli alle pensioni dei professionisti della sanità che favorirà un ulteriore esodo dalla sanità pubblica prima che abbiano i loro effetti. Di fronte a chi mette in guardia chi sta assumendo tali iniziative parlando di “butterfly effect”, sarebbe più opportuno parlare di “demolition effect” che risulta più appropriato per le dimensioni e gli esiti sul SSN.
Premessa
La governance farmaceutica si caratterizza a due diversi livelli: con interventi che partono dai tetti alla spesa rispetto agli stanziamenti più consistenti derivanti dai fondi statali per il Servizio sanitario nazionale, dai fondi speciali per l’innovazione
Analisi dei dati di utilizzo dei dispositivi medici nel 2020 nelle strutture del SSN
- Scritto da G, Giuliani, V. Impellizzeri
Introduzione
La Classificazione Nazionale dei Dispositivi medici, raggruppa i dispositivi in categorie omogenee di prodotti destinati ad effettuare procedure diagnostiche o terapeutiche similari, è stata approvata con decreto fin dal 2005 ed è stata recentemente adottata anche dal Medical Device Coordination Group (MDCG) della Commissione europea che ha infatti deciso, nella riunione del 14 febbraio 2019, di utilizzarla opportunamente revisionata, anche in tutta l’Unione europea (EUDAMED), grazie alle peculiarità della struttura, la finalità, la fruibilità e la metodologia di aggiornamento. La CND consente infatti di avere una chiara conoscenza di un settore costituito da prodotti numerosi ed eterogenei e di raggrupparli in modo omogeneo, secondo criteri che consentono un confronto tra prodotti appartenenti allo stesso segmento di classificazione, anche dal punto di vista economico. Consente, inoltre, di monitorare in maniera più efficace sia il consumo che l’uso dei dispositivi. Dal 2009, con Decreto MinSal del 21 dicembre viene regolamentata la struttura della banca dati/Repertorio dei dispositivi medici e le modalità di iscrizione degli stessi da parte delle aziende produttrici.
La spesa privata per farmaci in Italia, variabilità regionali tra fattori culturali ed economici
- Scritto da L.Maurmo, C.Procacci, V.Signoretta *
La spesa sanitaria Italiana – analisi di contesto
La spesa sanitaria italiana presenta un tasso di crescita reale quasi nullo nel decennio 2010-2019 (+0,4%) e inferiore rispetto a quello registrato nel decennio 2000-2010 (2,0%). Una dimensione importante della spesa sanitaria è la sua composizione rispetto ai soggetti pagatori. Essendo un settore critico di ogni Paese sia dal punto di vista sociale sia dal punto di vista economico, la sanità si caratterizza sempre per una forte presenza del settore pubblico, sebbene con obiettivi ed estensione variabili.[1]
Come si legge nel rapporto della Comunità Europea, la spesa sanitaria privata (ovvero sostenuta direttamente dal privato cittadino, che paga per prestazioni sanitarie di tasca propria), nel nostro Paese ha sempre rappresentato circa ⅕ del totale della spesa sanitaria[2]. Ciò nonostante, negli ultimi dieci anni è aumentata fino a raggiungere il 23,7% del BBtotale della spesa sanitaria nel 2017, affiancando la compartecipazione alla spesa prevista per moltissime prestazioni sanitarie, le visite specialistiche, i farmaci, tramite il ticket.
La contro-governance è iniziata: nel mirino la direzione di Aifa
- Scritto da Mauro De Rosa
Sintesi
La presentazione di due emendamenti gemelli al decreto “Nato” proposti da due partiti di maggioranza, FI e FdI, che prevedono la abolizione della Direzione generale di AIFA e la concentrazione dei poteri in capo al Presidente che si dota di due Direttori, amministrativo e tecnico-scientifico e assume la rappresentanza legale della Agenzia e, contemporaneamente accorpa CTS e CPR in una sola Commissione, CSE, con funzioni mista economica e scientifica, costituisce il primo degli elementi della contro-governance farmaceutica pubblica che si sta producendo nel nostro Paese. I pareri espressi sui media da autorevoli esperti sembrano per lo più critici. L’aula del Senato lo ha approvato e ora passa al vaglio della Camera. Vedremo se in seconda lettura il Parlamento saprà cogliere questi suggerimenti.
Introduzione
La governance farmaceutica pubblica ha la finalità di assicurare il raggiungimento degli obiettivi di bilancio sociale ed economico, che si struttura nella razionalizzazione dei consumi farmaceutici e nel contenimento della spesa derivanti dai primi.
Antibiotico-resistenza: quali strategie per la prossima emergenza?
- Scritto da Gianemilio Giuliani
Introduzione
Nel precedente articolo sulla impronta ecologica delle terapie farmacologiche, avevamo dedicato un paragrafo al caso particolare della presenza di antibiotici nelle acque reflue e di superfice. Si tratta di un riscontro particolarmente grave e preoccupante perchè contribuisce alla selezione di batteri resistenti agli antibiotici.
Lo sviluppo di resistenza batterica ai farmaci antimicrobici è un problema globale e rappresenta oggi una delle principali minacce emergenti per la salute umana.
Un lavoro pubblicato su The Lancet Global Health, stima un’incidenza di 131 (113-149) infezioni per 100.000 abitanti ed una mortalità attribuibile di 6,44 (5,54–7,48) decessi per 100.000 abitanti. I maggiori oneri sanitari (> 400 DALY per 100.000 abitanti) e i maggiori decessi sono in Italia (10.762).
Nel rapporto europeo del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC, 2022) sull’antibiotico - resistenza si evidenzia che in Europa sono oltre 33 mila i decessi all’anno associati ad infezioni antimicrobico-resistenti, di