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Caos mascherine: obbligatorietà, sciacallaggio e truffe
- Scritto da Dario Maratea e Mauro De Rosa
Premessa
A circa 2 mesi dall’impennata dei contagi dal nuovo coronavirus in Italia, il tema delle mascherine resta al centro del confuso panorama degli obblighi, dei consigli e delle dichiarazioni d’inutilità contro la pandemia. Sebbene Slow Pharmacy abbia già in precedenza pubblicato un articolo sul tema delle mascherine e dei DPI, appare ancora attuale intervenire su tale tematica riportando informazioni utili sui prezzi e sulle truffe che si stanno verificando, nonché sulle misure adottate da singole Regioni sull’obbligatorietà di indossare protezioni individuali.
Le disposizioni regionali in ordine sparso
Misure stringenti sono state adottate da diverse Regioni italiane, in primis la Regione Lombardia (che è anche la più colpita dalla pandemia) la quale ha reso obbligatorio indossare la mascherina a chiunque esca da casa (o in assenza della mascherina una sciarpa o un foulard per coprire naso e bocca).1
I costi della ricerca sul covid-19 e il value-based price
- Scritto da Mauro De Rosa
Premessa
I costi per finanziare la ricerca sui farmaci da parte delle aziende farmaceutiche sono sempre stati oggetto di studi, valutazioni e ricerche che hanno alimentato un dibattito ampio che ha coinvolto non solo le aziende del settore, gli analisti, le autorità sanitarie ma anche i decisori pubblici al più alto livello.
Ad esempio, ha avuto una grande rilevanza mediatica la richiesta del Senato americano alla società Gilead di far conoscere quali fossero stati i costi sostenuti da questa multinazionale americana per lo sviluppo dei farmaci approvati per il trattamento dell’epatite c.
Nell’indagine che ne era seguita la Commissione Finanze del Senato americano aveva concluso che l’azienda aveva sempre posto il profitto davanti alla salute dei malati. ([1])
Pandemia da coronavirus: il contributo informativo del farmacista ospedaliero
- Scritto da Dario Maratea
Ormai da mesi la TV, la stampa, i media non trattano che il tema dell’infezione da coronavirus: di recente l’OMS ha dichiarato l’emergenza una vera e propria pandemia quindi a nostro avviso è più che giustificato trattare come prioritario questo tema, se non altro perché ne va di mezzo la salute di tutti noi. In questo contesto, abbiamo deciso di trattare alcuni punti meritevoli di interesse senza essere ridondanti sulla diffusione e informazione di argomenti
già ampiamenti trattati sia dal Ministero della Salute che dall’OMS.1-2 Avendo già pubblicato semplici ricette per la preparazione del gel disinfettante per le mani,3 gli altri 2 aspetti su cui ci siamo focalizzati sono i seguenti:
Coronavirus, le ricette per la preparazione del disinfettante per le mani
- Scritto da Administrator
Nell'attuale situazione di emergenza causata dalla pandemia da Covid-19, come contributo di farmacisti, vogliamo richiamare l'importanza del lavaggio accurato delle mani con sapone e, nella impossibilità, l'uso di soluzioni idroalcoliche per la disinfezione rapida delle mani.
Riportiamo pertanto una formulazione per preparare un disinfettante per le mani contenuta nel documento pubblicato dall'Oms, che spiega anche tutti i passaggi necessari. Per preparare un litro di disinfettante, spiega il documento che fa parte del materiale messo a punto dall'Oms per il lavaggio delle mani e non è specifico per il coronavirus, vanno usati circa 800,3 ml di alcol etilico al 96%, 42 millilitri di acqua ossigenata al 3% e 14,5 millilitri di glicerolo al 98%, portando poi la soluzione risultante al volume di 1 litro con acqua sterile oppure fatta bollire e poi raffreddata. Il contenitore può essere di plastica o vetro, mentre la soluzione può essere mescolata con attrezzi di plastica, metallo o legno.
Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE): a che punto siamo?
- Scritto da Gianemilio Giuliani
Il Decreto Legge n. 179 del 18 ottobre 2012 "Ulteriori misure urgenti per la crescita del paese”, all’Articolo 12, prevedeva che tutte le Regioni e Province Autonome dovessero realizzare il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e renderlo disponibile rapidamente agli assistiti del Servizio Sanitario Nazionale.
Questo Fascicolo Sanitario Elettronico doveva essere lo strumento di cui le amministrazioni Regionali si dovevano dotare per fornire una visione globale e unificata dello stato di salute dei singoli cittadini e attraverso il quale il cittadino stesso poteva tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari, per garantire un servizio più efficace ed efficiente.
Finanziaria 2020: tutte le norme di interesse sanitario e sociale
- Scritto da Administrator
Anche quest’anno, per ragioni e strategie di carattere politico/parlamentare, la manovra finanziaria è costituta di un unico articolo, presentato come maxiemendamento, che ne rendono difficile e disarticolata la lettura.
Complessivamente le misure economiche dell'articolo 1, per la sanità, contando tutti i singoli provvedimenti e le poste finanziarie relative, portano ad un finanziamento complessivo nel triennio, di circa 7,5 miliardi di euro.
Il grosso di questa cifra è per il finanziamento di parte corrente del Fondo sanitario (2 miliardi per il 2020 e 1,5 per il 2021), per l'aumento delle risorse per l'edilizia sanitaria e per l'acquisto di apparecchiature per medici di famiglia e pediatri (in tutto altri 2 miliardi) e per la cancellazione del superticket (185 milioni per il 2020 e 554 per il 2021). A queste somme si aggiungono poi una serie di provvedimenti (1.200 contratti in più per le specializzazioni mediche, farmacia dei servizi in tutte le Regioni, sostegno alla disabilità e altre voci minori) per un totale di un ulteriore miliardo e 260 milioni di euro, sempre nel triennio.
Quando la medicina cambia rotta (ma il medico non lo sa)
- Scritto da G.Giuliani
Una meta-analisi su oltre tremila studi scientifici in molti ambiti della medicina, rivela che sopravvivono pratiche mediche, ancora molto diffuse, delle quali la scienza ha dimostrato l'inutilità - se non addirittura solo i possibili effetti indesiderati.
La metanalisi elenca quasi quattrocento casi di veri e propri "ribaltamenti", rispetto agli standard riconosciuti: pratiche che non solo non sono raccomandabili, ma sarebbero proprio da evitare perché la ricerca ha già dimostrato che sono inutili, se non addirittura dannose. Alcune di queste procedure sono in realtà già state abbandonate, altre finiscono per esserlo, ma molte altre continuano a venire eseguite per una sorta di inerzia, magari anche in buona fede, da medici convinti di fare il bene dei loro pazienti.
Per giungere a questa conclusione, gli autori dello studio pubblicato su eLife (una non profit che mette a disposizione degli scienziati un metodo di pubblicazione indipendente, hanno preso in esame gli studi clinici pubblicati tra il 2003 e il 2017 su tre tra le più importanti riviste mediche: il Journal of the American Medical Association, The Lancet e il New England Journal of Medicine.