Home
Il farmacista del SSN nella gestione dell’emergenza Covid-19
- Scritto da Dario Maratea, Valentina Impellizzeri, Aldo Procacci
L'articolo è stato pubblicato sul Quotidiano Sanità per portare a conoscenza l'attività del farmacista del SSN durante l'emergenza Covid-19. L'articolo viene riportato di seguito, ma é accessibile anche sulla rivista online Quotidiano Sanità
In piena pandemia, per ogni figura professionale del sistema salute, è stato ritagliato un ruolo e uno spazio (medici, infermieri, farmacisti di comunità, OSS ecc.). Tutti hanno tenuto a precisare quanto il loro lavoro fosse e fosse stato indispensabile per l’emergenza sanitaria in corso. Grandi assenti, in questi spazi comunicativi, sono risultati i Farmacisti operanti nel SSN, in ospedale o nei servizi farmaceutici territoriali, da sempre poco visibili e dei quali in molti ignorano anche l’esistenza. Ma queste figure operanti nel SSN stanno garantendo, con le proprie competenze e le proprie specificità, le condizioni migliori per la gestione della situazione emergenziale.
La riforma del SSN: il punto di vista di Slow Pharmacy
- Scritto da Gianemilio Giuliani, Mauro De Rosa, Francesca Bano
L'articolo è stato pubblicato sul Quotidiano Sanità come contributo di SP nel dibattito sul futuro del Servizio Sanitario Nazionale, dopo la pandemia. L'articolo viene pubblicato di seguito, ma é accessibile anche sulla rivista di sanità online Quotidiano Sanità.
Premessa
Come associazione Slow Pharmacy, che raccoglie adesioni prevalentemente tra farmacisti del SSN (ospedalieri e dei servizi farmaceutici delle ASL), vorremmo entrare, con alcuni spunti, nel dibattito virtuale che si è aperto a seguito della pubblicazione del libro di Ivan Cavicchi (ma anche quello di Silvio Garattini) sul futuro del Servizio Sanitario Nazionale. Vogliamo precisare che il nostro contributo vuole essere quello di “addetti ai lavori” che credono in una sanità pubblica, universale e gratuita e auspicano che possa diventare sempre più adeguata e coerente con i bisogni della popolazione, indipendentemente dalla connotazione politica del pensiero riformatore.
Analisi dei dati di consumo dei dispositivi medici negli anni 2018-2019
- Scritto da Gianemilio Giuliani
Premessa
La Classificazione Nazionale dei Dispositivi medici, raggruppa i dispositivi in categorie omogenee di prodotti destinati ad effettuare procedure diagnostiche o terapeutiche similari, è sata approvata con decreto fin dal 2005 ed è stata recentemente adottata anche dal Medical Device Coordination Group (MDCG) della Commissione europea che ha infatti deciso, nella riunione del 14 febbraio 2019, di utilizzarla opportunamente revisionata, anche in tutta l’Unione europea (EUDAMED), grazie alle peculiarità della struttura, la finalità, la fruibilità e la metodologia di aggiornamento. La CND consente infatti di avere una chiara conoscenza di un settore costituito da prodotti numerosi ed eterogenei e di raggrupparli in modo omogeneo, secondo criteri che consentono un
Gli anticorpi monoclonali anti sars-cov2 – evidenze disponibili e stato dell’arte dell’iter autorizzativo
- Scritto da Romina Giannini e Cataldo Procacci
PREMESSA
L’arrivo dei primi vaccini contro il virus SARS-CoV-2 rappresenta una svolta fondamentale nella lotta alla pandemia: il mondo scientifico ha fornito in un lasso di tempo inimmaginabile, anche solo un anno fa, un’arma importante per contrastare l’avanzamento della pandemia.
Ma non è l’unica, ci sono interessanti dati preliminari anche sul fronte terapeutico.
Il lavoro scientifico di Weinreich et al. (1) riporta i risultati di uno studio condotto su pazienti con infezione precoce trattati con una combinazione di due anticorpi monoclonali
Processi di governance dei dispositivi medici nelle strutture pubbliche del SSN
- Scritto da Dario Maratea* e Mauro De Rosa**
Premessa
I dispositivi medici (DM) sono una classe eterogenea di prodotti utilizzati per la prevenzione, per la terapia e per la diagnosi di malattie.1 Aghi, siringhe, materiale di medicazione, materiale ortopedico e valvole cardiache sono alcuni esempi che fanno parte di questa classe di prodotti.
Negli ultimi anni, un aumento del numero di DM sul mercato ha posto un’attenzione sempre crescente sia per il costo elevato di alcune classi di prodotti, sia per le loro applicazioni cliniche.
Non prescrivere quando le prove sono deboli o assenti
- Scritto da Mauro De Rosa
Abstract
La recentissima ordinanza del Consiglio di Stato che riammette alla prescrivibilità la idrossiclorochina, esclusa dall’AIFA con propria disposizione sulla base della valutazione espressa della propria Commissione tecnico-scientifica in base alle evidenze di studi clinici internazionali, presentati all’interno della relativa scheda resa pubblica sul sito dell’Agenzia, mette in discussione la potestà decisionale dell’Agenzia farmaceutico regolatoria. L’intervento del tribunale fa ripensare alle situazioni pregresse che si sono presentate nel nostro Paese dal siero Bonifacio, alle terapia Di Bella fino a Stamina.
Pagina 4 di 6