La governance farmaceutica si inquadra nel sistema di monitoraggio e controllo più generale della spesa sanitaria. Gli elementi che la compongono sono differenziabili didascalicamente tra quelli a maggior impatto economico rispetto a quelli a maggior valenza sanitaria. La spesa farmaceutica tende ad essere in continua crescita sulla base di una estensione progressiva dei consumi derivante dall’incremento delle prescrizioni e dell’introduzione sul mercato di nuove tecnologie che hanno un costo mediamente superiore a quelle preesistenti.
Home
La riforma dell’assistenza sanitaria territoriale tra luci, ombre e imperdonabili "dimenticanze"
- Scritto da Gianemilio Giuliani
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un pacchetto di investimenti e riforme articolato in sei missioni. La sesta missione riguarda la salute (M6) e contiene tutti gli interventi a titolarità del Ministero della Salute suddivisi in due componenti (C). La prima (C1) prevede l’istituzione di “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, mentre la seconda (C2) è destinata alla “Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio Sanitario”, finanziate complessivamente con 18,5 miliardi. La missione 6 (C1)
La prescrizione di farmaci antidepressivi tra appropriatezza e rischio di “medicalizzazione”
- Scritto da Alberto Michielon e Francesca Bano
Introduzione
Nei paesi industrializzati l’incidenza della spesa sanitaria complessiva sul prodotto interno lordo (PIL) è in continuo aumento a causa di diversi fattori tra cui l’allungamento dell’aspettativa di vita, l’incremento della prevalenza di malattie croniche e degenerative, ma anche l’arrivo sul mercato di nuove tecnologie biomediche tendenzialmente costose. In questi anni, la situazione economica instabile e l’introduzione di vincoli finanziari hanno aumentato la pressione sul sistema sanitario; il problema dello stanziamento e della distribuzione delle risorse risulta pertanto essere un tema pressante che coinvolge anche etica e bioetica.
La sicurezza di Vitamine e Sali minerali di uso comune
- Scritto da Geraldine Moses AM, Consultant clinical pharmacist - Pubblicato su Australian Prescriber - Traduzione e adattamento a cura di F.Bano e G.Giuliani
Sintesi
Il consumo di integratori alimentari, in Italia è in costante crescita come valori e diffusione e anche nell’ultimo anno, nonostante la pandemia, non ha subito arresti. Il mercato italiano è primo in Europa con una quota del 27% (Germania 18% – Francia 8%) e ha un valore di circa 4,0 miliardi di euro, cresciuto del 3,6% rispetto al 2018. Tra questi le Vitamine e i minerali, rappresentano le quote più significative di questo mercato. Le farmacie (79%) e le parafarmacie (8%) insieme, distribuiscono la quasi totalità del valore di questo mercato.
Gli elementi della Governance Farmaceutica: i risultati della survey
- Scritto da M. De Rosa, D. Maratea, G. Giuliani
Premessa
Covid: tamponi in parafarmacia e necessità di garantire l’efficienza del sistema, tra autonomia regionale e ricorsi al TAR
- Scritto da Cataldo Procacci e Mauro De Rosa
Sintesi
Le parafarmacie rappresentano un potenziamento essenziale per la prosecuzione degli screening di massa necessari a gestire la pandemia e l'attuale andamento dei contagi, per questo è importante la loro inclusione nelle reti regionali SARS-CoV-2, così come deliberato dal Consiglio dei Ministri per altre categorie già autorizzate. La Presidenza della Federazione degli Ordini dovrebbe intervenire per evitare queste situazioni che creano differenze insostenibili tra farmacisti tutti iscritti allo stesso Ordine con pari dignità professionale.
Primo fatto
Recentemente ha destato clamore mediatico la scelta della Regione Marche di sospendere la iniziale
Covid-19 e varianti: la fase attuale della pandemia
- Scritto da Gianemilio Giuliani
Sintesi
Il diffondersi della variante Omicron del covid-19, ha iniziato da alcune settimane a destare preoccupazione per la crescita esponenziale, che ha portato questa variante a diffondersi con una prevalenza crescente, che in Italia (dato di fine dicembre) è pari ormai ormai al 40% dei contagi.
Per la maggioranza dei vaccinati gli effetti del contagio, consistono generalmente nello sviluppo di una sintomatologia simil influenzale, mentre per i non vaccinati, oltre a mettere in pericolo la loro vita, rischiano anche di saturare la disponibilità dei posti di ricovero nei reparti covid e nelle terapie intensive delle strutture sanitarie, fino al collasso.
Pagina 3 di 6