Articolo pubblicato su INFOSEC news

Ho già trattato per Infosec.news della Clorochina per la Malattia di Corona Virus 19 (COVID 19) in tempi “non ancora sospetti”, con una riflessione farmacologica e gestionale (l’attivazione dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze per la produzione del farmaco su larga scala) (vedi “Coronavirus, se la clorochina resta “orfana del 19 febbraio).

La sanità a livello mondiale sta cercando di affrontare la sfida dell’epidemia di sindrome respiratoria grave dovuta a questa patologia. Mi propongo pertanto di cercare di fare chiarezza su due farmaci attualmente in uso per il COVID-19: l’eparina a basso peso molecolare (es.: enoxaparina) e la colchicina. Quest’ultimo farmaco è stato approvato dall’AIFA, la sperimentazione clinica e potrebbe riservare nuovi utilizzi che cercherò di approfondire. 

La malattia di Corona Virus si sviluppa in quattro fasi e definite in base alla gravità clinica: lieve, moderata, severa e critica. Il China CDC ha sviluppato uno studio epidemiologico su 44.672 casi confermati, di cui l’80,9% erano affetti da polmonite lieve/comune, il 13,8% erano casi gravi, il 4,7% erano casi critici. Il relativo tasso di mortalità per i pazienti critici era del 49% in pazienti che presentavano comorbidità (malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie croniche, ipertensione, tumori) e con tassi di mortalità più elevati (10,5%, 7,3%, 6,5%, 6,0%, 5,6% rispettivamente) rispetto a quelli senza comorbidità (0,9%). 

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