I 10 punti del Manifesto

  1. PERCHE’ SLOW.
    “Slow living” è una filosofia di vita, opposta alla frenesia imperante nella attività e nelle relazioni anche nell’ambito della professione. Questa filosofia di vita è ormai ben rappresentata in molti settori delle attività umane, basti pensare a Slow Food, Slow Medicine e tanti altri, che hanno riscoperto nella sobrietà e nel rispetto della persona e dell'ambiente, i valori fondamentali dell’esistenza. L’aggettivo “slow” associato a "pharmacy" non ha qui il significato letterale della sua traduzione, ma vuole rappresentare il concetto di equilibrio, prudenza, saggezza e ponderazione nell'uso dei farmaci e dei dispositivi medici...
  2. PERCHE’ UN’ALTRA ASSOCIAZIONE DI FARMACISTI.
    Slow Pharmacy non si pone in contrapposizione o in dissenso verso altre esperienze associative dei farmacisti, ma come associazione, cerca di interpretare i propri valori culturali in ambito professionale sostenendo una assistenza farmaceutica in ospedale e nel territorio, centrata sul paziente, destinatario delle migliori cure, indipendentemente dalla posizione sociale e/o regionale, nella sobrietà, senza accanimenti,  rispettosa della persona e fondata sulla equità, sulla efficienza, sulla accessibilità e tempestività dei trattamenti, sulla sicurezza e su una provata efficacia.
  3. CENTRALITA’ DELLE CURE E DEL PAZIENTE.
    Mettere al centro del percorso di cura la persona in tutta la sua complessità è l’obiettivo principale che Slow Pharmacy cerca di perseguire attraverso il SSN. Vogliamo quindi porre il paziente al centro della cura, segnando il passaggio da una concezione del malato come mero portatore di una patologia ad una, come persona con i suoi sentimenti, le sue conoscenze, i suoi bisogni, le sue credenze, in un percorso di umanizzazione delle cure centrata sulla persona, con la sua esperienza di malattia e i suoi vissuti, ma senza cedimenti verso tutto quello che non è validato scientificamente.
  4. VALORIZZAZIONE DELLA FARMACIA E DEL FARMACISTA.
    Slow Pharmacy si impegna a promuovere, a valorizzare e a vigilare sulla presenza del Farmacista nel SSN, nelle diverse interpretazioni professionali, in ospedale, nella continuità territoriale, nella clinica, nelle preparazioni galeniche e laddove si gestiscano, si manipolino, si studino e si utilizzino farmaci e dispositivi medici e nella vigilanza sulla loro efficacia e sicurezza.
  5. LA PROSPETTIVA.
    La nostra sfida implica la capacità di accomunare diversi professionisti del SSN avendo come minimo comune denominatore il rafforzamento del SSN centrato sulla universalità, sulla uguaglianza e sulla equità. Per fornire il proprio apporto indipendente al SSN, Slow Pharmacy si propone di produrre cultura, sapere e relativa informazione, attraverso il web, i social, ma anche nelle modalità frontali tradizionali. Proprio per questo, Slow Pharmacy propone i cosiddetti “scientific leader”, ovvero professionisti del SSN che si fanno promotori di specifici progetti culturali/ di ricerca/ di approfondimento scientifico.
  6. RETE COLLABORATIVA DI FARMACISTI.
    L’assistenza farmaceutica è erogata all’interno delle strutture del SSN, nelle quali i farmacisti ospedalieri, di comunità e di continuità collaborano nella continuità ospedale-territorio con tutte le figure saniarie coinvolte. Le farmacie ospedaliere e territoriali giocano un ruolo strategico nel processo di governo clinico, utilizzando tutti gli strumenti tradizionali e innovativi in grado di misurare gli interventi sanitari per garantire una assistenza efficace ed equa. Slow Pharmacy opererà per favorire una rete tra farmacisti ospedalieri, di comunità e di continuità per rafforzare l’erogazione delle cure al paziente, intervenendo e migliorando laddove esistono oggettive criticità, ma ben consapevoli del fatto gli uni siano complementari agli altri, e che tutti devono lavorare per sostenere il SSN e la centralità del paziente.
  7. INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’.
    La ricerca scientifica, della quale siamo sostenitori, ha anche il compito di informare i decisori sull’efficacia di un intervento o di un programma sanitario nonché l’identificazione dei problemi emergenti. In questo contesto, Slow Pharmacy vuole essere un punto di incontro e confronto tra professionisti del SSN e del mondo farmaceutico, che di volta in volta propone analisi e sintesi di evidenze scientifiche sulle innovazioni terapeutiche del mondo dei farmaci e/o dei dispositivi medici. Gli obiettivi sono quelli di valutare la reale efficacia e l’appropriatezza degli interventi sanitari in un contesto sociale dove sempre di più assistiamo ad un crescente numero di tecnologie sanitarie che vengono immesse sul mercato, suggerendo di conseguenza come gestirle, promuoverle o eventualmente scoraggiarle.
  8. LE COLLABORAZIONI
    Come nuova associazione professionale e culturale, Slow Pharmacy vuole essere aperta a scambi e collaborazioni con le già presenti società e Associazioni di farmacisti, a partire dalle proprie scelte valoriali, portate nella professione. Crediamo fermamente che dialoghi costruttivi possano rafforzare forti legami professionali , nonché portare allo sviluppo di una fitta rete di scambi culturali e alla nascita di progetti tra i diversi attori del SSN. Slow Pharmacy rappresenta un impegno concreto in favore del benessere del nostro SSN.
  9. FORMAZIONE E GIOVANI.
    Come ben noto, molte strutture pubbliche utilizzano giovani laureati in farmacia e CTS (gli specializzandi), come veri e propri perni per mandare avanti le routinarie attività lavorative. Gli specializzandi sono un valido supporto quotidiano e senza di loro tali strutture farebbero fatica al raggiungimento della performance richiesta dalle direzioni. In quest’ottica, Slow Pharmacy crede che la formazione dei giovani professionisti farmacisti del SSN debba avvenire, come per altre analoghe figure sanitarie, con il sostegno economico del SSN stesso, in considerazione delle attività svolte durante il tirocinio.
  10. BEST PRACTICE.
    Evidenziare e informare sulle “cattive pratiche” presenti in ospedale e nella prescrizione territoriale, fatte di trattamenti, protocolli, terapie e prescrizioni che si sono dimostrate non efficaci o non sicure e/o dannose per i pazienti, o che hanno ricadute negative per i costi a carico del SSN o per la società (es. uso inappropriato degli antibiotici).

Il Presidente e il Consiglio Direttivo di Slow Pharmacy